martedì 23 settembre 2008

Circolo Il Castello – Santa 1-0

Una partita in chiaroscuro. Il santa se ne torna da sorbolo levante con le pive nel sacco (zero punti in classifica) e qualche timido accenno di crescita. Come ampiamente preventivato gli infortuni hanno lasciato “scoperti” i ruoli chiave e l’ingegnoso mister fontanesi ha dovuto effettuare qualche spostamento forzato. Dall’altra parte c’era la squadra che ha terminato la regular season della passata stagione al comando e si poteva immaginare una serata, per così dire, complicata. E invece: il Sorbolo ha cominciato esercitando sì una certa supremazia territoriale, che si è però rivelata poco incisiva. Per converso il santa, che con una marcatura asfissiante ha inaridito le fonti di gioco avversarie, ha più volte messo in difficoltà i padroni di casa con veloci contropiedi. Tale sorta di “equilibrio” non è stato intaccato nemmeno dall’espulsione di “rosario” de Bortoli, seguita poco dopo dallo stesso provvedimento disciplinare a carico del “10” locale. Peccato, comunque, perché il santa ha perso una risorsa che si sarebbe potuta rivelare importante nel prosieguo di una partita ormai equilibrata. Purtroppo, però, l’equilibrio è stato rotto dal gol segnato verso la metà della ripresa e viziato da un vistoso fuorigioco (è risaputo che gli arbitri ne fischino uno sì e uno no…). La rete ha risvegliato il santa, che si stava accontentando del risultanto. In particolare si è svegliato ricci, che nel finale ha sfiorato il gol con un gran tiro da fuori che si è stampato sul palo. Peccato, sarebbe stato bello iniziare con qualche punto in saccoccia.

I singoli. Friz: attento quando viene chiamato in causa, incolpevole sul gol; Cantastorie: inizialmente propositivo, finisce troppo presto il fiato; Mogno: copre bene la fascia sinistra, percorsa da avversari besiosi; Case: non è un libero di ruolo ma si disimpegna con grande autorità; Dibe: bravo e puntuale, una bella sorpresa per chi, come me, non lo conosceva (Vaselli: bene in marcatura, meno bene quando si avventura in dribbling che in difesa è meglio evitare, giusto vicepresidente?!); Bega: niente da dire, copre (una bella novità) e riparte con efficacia; Rosario De Bortoli: sul piano del gioco niente da dire, su quello mentale boh; la sua recidività è ormai un caso da psicanalisi, l’anno prossimo chiederemo di giocare in campo neutro (!); Vatto: immenso il capitano, corre e copre per due, impedisce agli avversari di ragionare; Busca: in ovvio affanno nelle ripartenze, che non sono di sua competenza, marca bene l’avversario che il mister gli affida (Guerra: dinamico, ma si deve ancora abituare al “clima” del campionato); Pedro: tenuta sorprendente, visto che ha solo un allenamento nella gambe, custodisce gelosamente i palloni che gli vengono affidati consentendo, così, al centrocampo di salire e alla difesa di rifiatare; Casso: è il solito, si accende e spegne a intermittenza, ma quando si accende se ne vedono delle belle.

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