sabato 7 marzo 2009

Parma Club Fidenza - Santa 0-0

All’inizio della partita dubbi, preoccupazione, perplessità di vario genere.
Poi, dopo aver visto la distinta del parma club e, segnatamente, le date di nascita dei giocatori schierati (probabilmente la juniores del fidenza!), anche timori sulla tenuta fisica e il ricordo delle tre pere dell’anno scorso.
La bella notizia è che in campo è invece filato tutto per il verso giusto, dal momento che il santa ha tenuto botta dall’inizio alla fine e, in buona sostanza, senza correre particolari rischi…
… ma nemmeno senza crearne!
Quindi, bravi ragazzi, ma non dimentichiamoci che a calcio esiste anche la fase offensiva, e qui il santa zoppica e non poco.
Se il mister riuscirà a dare una parvenza di gioco ad una squadra che, troppo spesso, è costretta a cambiare interpreti nella zona nevralgica del (non) gioco, allora si potrà pensare al pullman molto più seriamente di quanto il vostro presidente stia, al momento, facendo.
Sarò molto franco, continuo a non crederci alle finali, anche se, ovviamente, vorrei essere smentito!
Diciamo che per adesso comincio a “bloccare” lo scuolabus di giorgio torri, più avanti si vedrà.

FRIZ: per una sera spettatore non pagante, magari capitasse più spesso! BEGA: immenso, dominante, superbo, ha “arato” la fascia come da molto tempo (a carzeto con il brianti) non lo si vedeva fare, per me il migliore; BUSCA: aveva davanti un brutto cliente (marién del parma club l’è bon dabòn) ma si è fatto rispettare giocando una partita di sostanza, coprendo bene la fascia e pressando anche nella metà campo avversaria; VATTO: ammonito, sarà diffidato e dovrà fare molta attenzione con il sorbolo perché non possiamo permetterci di non averlo la settimana successiva contro il brianti, lì in mezzo è insostituibile; EDO: se non è, anche stavolta, il migliore della serata, poco ci manca, occorre aggiungere altro?! VASELLI: insieme all’edo ha costituito una cerniera insuperabile, e quando l’hanno superata ha allungato la zampata… da dietro… da fetente… grandissimo intervento, è il secondo cartellino giallo di fila dopo una carriera da educanda! CASE: partita da libero vecchio stampo, il mister gli ha detto di stare qualche metro più indietro e non rischiare con il fuorigioco, lui è stato bravissimo ad eseguire e dirigere la difesa con autorità; DEBO: è serata da battaglia e si adatta, menando un po’ questo e un po’ quello, insomma, chiunque gli capiti a tiro; GHIRO: l’emergenza ne impone l’utilizzo a centrocampo e il giovane virgulto risponde “presente”, anche se qualche volta l’istinto lo porta a sbilanciarsi e rientra più lentamente di quanto è nelle sue possibilità; PEDRO: monumentale nell’impegno, visto che di palle giocabili non ne arrivano e la condizione è quella che è, non rinuncia ad avventarsi su tutti i palloni vaganti ed a rendere dura la vita di coloro che nel parma club hanno il pallone tra i piedi e dovrebbero costruire gioco, che, in effetti, nasce confuso. Esemplare. RICCI: palla tra i piedi sa il fatto suo, gli manca lo spunto in velocità; è necessario rimboccarsi le maniche e raggiungere una condizione fisica accettabile, altrimenti le “doppiette” (o le “triplette”, perché porre limiti alla… provvidenza?) continuerà a farle solo a casa sua!
CECCE e ADO: sono appena rientrati dalle vacanze ed il fiato è, ovviamente, corto, quindi si accontentano di uno scampolo di gioco nel finale, giusto il tempo per far scorrere il cronometro e portare a casa il preziosissimo punto.

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